Mi piace la storia.
Intendiamoci, non sono uno studioso ne un topo di biblioteca, ma mi piace capire.
Ho sempre criticato chi parla a vanvera, pur facendolo io stesso anche troppo spesso, ma l'ignoranza è tra le più grandi colpe se l'intelletto, l'ambiente circostante e le possibilità economiche ce lo permettono.
Quindi vado a studiare: Che Guevara, Marx, Evola, presto affronterò qualche russo (che palle, una noia!), magari anche qualche religioso (meglio del passato, almeno quelli trombavano: il sesso schiarisce la mente).
La cosa più intrigante che sto incominciando a "sentire" è la paura.
Si, paura, di scoprire, di avere curiosità di approfondire. Non che sapere "troppo" sia pericoloso, ma cosa succede se una mente superiore riesce a farti credere di arrivare da solo a certe conclusioni, e quindi entri nel turbine dell'autosuggestione, che è più forte dell'indottrinamento stesso, peggio del lavaggio del cervello.
Chi è anoressico o si suicida in quanto membro di una setta religiosa, lo fa per libera scelta. Chi affama i figli per dare la decima alla comunità lo fa per libera scelta. Chi manifesta, difende, diffonde, professa, lotta per certi principi, lo fa perchè ne è convinto, ma dall'interno. E più interiore è questa scoperta, più è pericolosa e conseguente.
Continuerò a studiare, ma spero di mantenere lo spirito critico, perche se i teorici dei terrorismi di centro (quello Australe, quello che fa incontrare i Nazimaoisti con le Brigate Rosse) riusciranno a farmi credere che il Socialismo che ha generato i fascismi latini ed i regimi di Pol Pot e Mao sono legittimi, allora avranno generato un perfetto ed efficente produttore di molotov (grande prodotto della cultura socialista) e ghigliottine (dove la mettiamo la Monarchia).
A Noi! (dai, scherzo!)